Prequel

Studio fotografico “Emidio Filippini e figli”

Casa Bonmassari in via Dante 3, sede dello “Stabilimento fotografico” omonimo e dal 1919 dello Studio fotografico “Emidio Filippini e figli”.

Emidio Filippini (Levico 1872 – Rovereto 1936) Apprende il mestiere nello studio del fotografo Beniamino Pasquali; dopo un periodo di attività da ambulante nell’area sudtirolese, inizia la sua carriera roveretana nel 1903 presso la ditta fotografica Segantini; nel 1919 Filippini apre un proprio studio utilizzando in affitto l’atelier Bonmassari in via Dante 3. Nel 1921 entra nell’azienda il figlio Bruno (Blumau/Prato all’Isarco 1902 – Ponte di Legno 1984) e nel 1925, proveniente da Conegliano, Emidio (Blumau/Prato all’Isarco 1899 – S. Martino Buonalbergo 1982). Un terzo figlio maschio, Alcide (Rovereto 1903 – Rovereto 1971), che non è fotografo, nel giugno 1933 diventa titolare legale dello “stabilimento fotografico”, che prosegue l’attività (con sede in via Dante 6a, via Scuole 5, via Mercerie 8) fino al 1936, anno in cui il tribunale ne decreta il fallimento giudiziario. Il mestiere fotografico dei Filippini – ma in particolare del padre – si sviluppa su livelli di grande qualità sia nella ritrattistica che nell’istantanea che nella documentazione ufficiale di cerimonie e di attività di interesse collettivo, assegnando allo studio una supremazia in ambito cittadino riconosciuta dalla committenza pubblica come da quella privata, ciò supplisce in parte al fatto che l’archivio dello studio sia andato disperso, trovandosi invece molte loro fotografie – non di rado strutturate in serie e conservate in appositi album – in collezioni pubbliche e private. (Laboratorio di storia di Rovereto (a cura di), Rovereto 1919-1939: autoritratto di una città, collana Materiali di lavoro, Osiride, Rovereto 1996, p. XXXV.)

(Fonte: Rovereto Archivi della Memoria)

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